Aree di intervento

Le relazioni sono lo specchio del benessere interiore, la soddisfazione è correlata con un senso di appagamento più profondo. La psicoterapia nutre in tal senso, accompagnando chi vuole intraprendere un percorso su di sé, per sperimentare in modo più equilibrato e pieno lo emozioni. 

La chiusura, la demotivazione, la stanchezza, la difficoltà a stare fermi,… sono alcuni sintomi che possono segnalare l’avvenuta esposizione a eventi stressanti. L’ipoattivazione e l’iperattività rivelano la necessità di prendersi cura, per riconoscere e significare le emozioni, i pensieri e le sensazioni causa di sofferenza.

Gli avvenimenti e le esperienze di vita contribuiscono a calibrare la chimica del Sistema Nervoso. I sintomi ansiosi segnalano la necessità di ascolto e di ricerca di equilibrio. Gli strumenti di stabilizzazione, applicati in un setting clinico, consentono di aprire la strada a un rinnovato benessere psicofisico.

Un tono dell’umore depresso, o un ripiegamento depressivo, possono presentarsi in seguito a un avvenimento circoscritto, oppure diventare uno “sfondo” che accompagna la quotidianità, rendendola priva di interesse, in alcuni casi insostenibile. Gli elementi vitali intrinseci possono essere rimessi in moto grazie alla dimensione relazionale, per dare spazio al significato del sentire del paziente.

Il corpo esprime le emozioni non riconosciute. I problemi digestivi, immunitari e di altro tipo possono trarre beneficio, oltre che dall’accompagnamento medico, da un supporto psicologico. Gli strumenti psicoterapeutici possono contribuire alla riduzione dell’impatto delle disfunzioni somatiche e sintomatologiche.

I comportamenti alimentari possono essere collegati con i bisogni affettivi. Grazie a un lavoro di ascolto e di approfondimento si possono individuare le necessità di base, verso una regolazione più funzionale.

Le funzioni genitoriali di accudimento, contenimento e significazione possono incontrare dei momenti di crisi. Affaticamento, senso di spaesamento di fronte ad avvenimenti inaspettati… Il sostegno ai genitori è alla base del benessere dei (più) piccoli, uno spazio protetto per rafforzare chi accudisce.

A partire dalla prima infanzia si possono incontrare difficoltà, più o meno temporanee, nell’alimentazione, nel sonno, nelle dimensioni relazionali, comportamentali e linguistiche. L’anamnesi con i genitori è il punto di partenza per comprendere le preoccupazioni per le difficoltà dei bambini e aiuta a focalizzare gli obiettivi del lavoro terapeutico.

L’adolescenza è una seconda fase nel processo di separazione dalle figure genitoriali. L’acquisizione di una propria identità, la gestione autonoma delle sfera emotiva, corporea e cognitiva, implicano dei passaggi delicati. Nel percorso di crescita può essere di aiuto uno spazio per mantenere un senso di continuità, un sostegno per fiorire nelle potenzialità.